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AUTOPROCLAMAZIONE SPIRITUALE


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Viviamo tempi in cui i social sono diventati una vetrina.

Molti sentono il bisogno di mostrarsi, di raccontare ogni proprio gesto, anche quelli che dovrebbero rimanere tra noi e Dio.


Si condividono opere buone, momenti di preghiera, “Reel, Shorts spirituali”, e piccoli messaggi estratti da prediche, ma spesso non per testimoniare, bensì per essere visti, apprezzati, seguiti e soprattutto per AUTOPROCLAMARE SE STESSI!


Eppure, in Gesù, vediamo l’esatto opposto, Lui operava nel segreto, senza cercare la propria gloria.


Gesu amava, serviva, guariva, pregava, parlava, sfamava, ma mai per apparire.


Diceva:

“Il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà” (Mt 6,4).


Ancora:

«E voi, chi dite che io sia?» Pietro rispose: «Il Cristo di Dio». Ed egli ordinò loro di non dirlo a nessuno»(Luca‬ ‭9‬:‭20‬-‭21‬ )


E ancora:

«Gesù gli disse: «Guarda di non dirlo a nessuno, ma va’, mostrati al sacerdote e fa’ l’offerta che Mosè ha prescritto, e ciò serva loro di testimonianza».» (Matteo‬ ‭8‬:‭4‬ )


Forse oggi dovremmo riscoprire la bellezza del fare il bene senza pubblicarlo, del pregare senza mostrarlo, del vivere la fede senza autoproclamare se stessi, di vivere la nostra vita "nascosta in Cristo" , perché la vera luce non ha bisogno di riflettori: brilla da sola!


Dio ci benedica!

 
 
 

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